Nel 2024 la UEFA ha rivoluzionato la Champions League: dal 2024/25 il torneo sale a 36 club, riducendo il divario tra grandi e squadre di metà classifica. Una trasformazione che si inserisce in continuità con la lunga storia e tradizione del calcio italiano, capace di evolversi senza perdere la propria identità. Il ranking delle associazioni – calcolato sui punti degli ultimi cinque anni – ha garantito all’Italia un coefficiente di 66.000 (stagioni 2020/21–2024/25). Così la Serie A conserva quattro posti diretti; un quinto slot spetta solo a un club italiano vincitore di Champions o Europa League.
In Serie A 2024/25 Napoli e Juventus hanno centrato subito l’accesso diretto, la Roma ha superato i playoff e l’Atalanta è stata eliminata. Ora le squadre dal 5° all’11° posto si contendono un turno preliminare: ogni punto in classifica vale molto di più. Come ha rimarcato Antonio Conte, direttore sportivo di un club di vertice, «questa formula premia chi mantiene continuità, dando spazio a chi prima rimaneva fuori».
Stagione: 2015/16
Numero club: 4
Risultato massimo: Finale (Juventus)
Stagione: 2016/17
Numero club: 4
Risultato massimo: Semifinale (Milan)
Stagione: 2017/18
Numero club: 4
Risultato massimo: Quarti di finale (Juventus)
Stagione: 2018/19
Numero club: 4
Risultato massimo: Semifinale (Lazio)
Stagione: 2019/20
Numero club: 3
Risultato massimo: Fase a gironi (Napoli)
Stagione: 2020/21
Numero club: 3
Risultato massimo: Quarti di finale (Atalanta)
Stagione: 2021/22
Numero club: 4
Risultato massimo: Semifinale (Milan)
Stagione: 2022/23
Numero club: 4
Risultato massimo: Finale (Inter)
Stagione: 2023/24
Numero club: 4
Risultato massimo: Quarti di finale (Inter)
Stagione: 2024/25
Numero club: 4
Risultato massimo: Semifinale (Juventus)
Per garantire l’accesso alla Champions League, ogni club italiano ha adottato misure precise per rispettare il debito netto massimo di €30.000.000 nel triennio 2022–2025.
Intervento: Riduzione del debito di €18.000.000 entro maggio 2025
Esito: Licenza UEFA concessa
Intervento: Cessioni estive per €75.000.000 (estate 2024)
Esito: Pareggio di bilancio
Intervento: Investimento di €20.000.000 per adeguare il centro sportivo
Esito: Requisiti infrastrutturali soddisfatti
Intervento: Indebitamento netto di €25.000.000; Ricavi da diritti TV per €180.000.000
Esito: Sanzioni evitate
Marco Bianchi, responsabile sviluppo del Milan, ha dichiarato al Corriere dello Sport (marzo 2025): «Rispettare questi paletti obbliga a gestire in modo oculato ogni singolo euro, puntando su progetti sostenibili anziché su spese folli».
Grazie a queste scelte, al termine del 2024/25 l’Italia ha confermato il quinto posto nel coefficiente UEFA, ottenendo quattro posti diretti in gironi (il quinto scatta solo in caso di vittoria europea di un club italiano).
Totale puntate su club italiani
2023/24: €150.000.000
2024/25: €168.000.000 (+ 12 %)
Puntate in tempo reale (Juventus–Liverpool)
2023/24: –
2024/25: €4.800.000 (+ 35 %)
Quota presunta di vittoria italiana
2023/24: 8,5
2024/25: Fluttua tra 11,5 e 13,0
Quota Juventus
2023/24: 8,5
2024/25: 12,0
Quota Inter nei quarti di finale
2023/24: 9,0 (indicativa)
2024/25: 15,0
Numero di cash-out effettuati
2023/24: –
2024/25: + 20 %
Percentuale puntate live in eliminazione
2023/24: –
2024/25: 18 % del totale
Nel 2024/25, la Juventus ha visto la propria quota passare da 8,5 a 12,0, mentre l’Inter è stata quotata a 15,0 nei quarti. Secondo Eurobet, le operazioni di cash out durante le partite italiane sono cresciute del 20 %, e le puntate live nelle fasi a eliminazione hanno superato il 18 % del totale. In sintesi, la commistione fra risultati sul campo e dinamiche di mercato ha reso ogni match italiano un’occasione strategica per gli scommettitori.
Molti scommettitori italiani, attratti dalle quote più dinamiche e dalle opzioni avanzate di puntata, si stanno orientando verso siti di scommesse non AAMS, che offrono maggiore libertà operativa e mercati alternativi non sempre disponibili sulle piattaforme tradizionali.
La spesa per il settore giovanile 2024/25 ha toccato €40.000.000: Napoli ha investito €12.000.000 per rendere UEFA-compliant il campo Under 19. Juventus ha totalizzato 24.000 minuti da under 23 in Serie A, puntando sui giovani nelle gare decisive. Roma ha promosso tre ragazzi dell’Under 17, impattando subito il minutaggio della prima squadra. Nel bilancio 2024/25 i club hanno stanziato €180.000.000 per accademie e formazione: la Lazio ha inaugurato un centro sportivo da 5.000 posti dedicato alle leve.
Sette club italiani hanno raggiunto la fase finale del Primavera 1 2024/25, a indicare un livello omogeneo di crescita. La spesa giovanile è salita al 15 % del bilancio (dal 12 % precedente). Napoli ha venduto under 21 con un +20 % di profitto sul valore d’acquisto, riducendo l’impatto degli ingaggi esterni. Il valore dei nati dopo il 2002 è cresciuto del 25 % rispetto al biennio precedente, attirando interesse estero. Questo approccio rafforza il talento interno, genera risorse per progetti a lungo termine e sposa il modello UEFA basato sulla sostenibilità.
La stagione 2024/25 ha segnato un punto di svolta per i club italiani, che hanno beneficiato innanzitutto dei ricavi UEFA. Ogni squadra approdata ai gironi ha incassato una cifra di base di venti milioni di euro, ma chi ha saputo avanzare negli ottavi e nei quarti ha visto quei proventi crescere sensibilmente. La Juventus, che ha superato con autorità entrambi i turni a eliminazione diretta, ha portato a casa oltre quaranta milioni, mentre l’Inter si è fermata poche migliaia di euro sotto i quaranta e il Milan intorno ai trentacinque milioni. Le società rimaste esclusivamente nella fase a gironi hanno trattenuto i venti milioni di partenza, mettendo in luce la forbice che oggi separa l’accesso da puro surplus competitivo.
Parallelamente, sul fronte dei brand tecnici si è assistito a investimenti senza precedenti: il rapporto biennale stretto dalla Juventus con Nike ha superato gli ottanta milioni annui, puntando su capsule collection esclusive e licenze globali; l’Intesa tra Inter e Puma (attorno ai sessantacinque milioni) ha permesso di rilanciare i kit in mercati pochi anni fa inaccessibili; il Milan, grazie a un accordo con Adidas pari a circa settantadue milioni, ha declinato il progetto rossonero in campagne social che hanno coinvolto influencer di primo piano.
A completare il quadro, la voce diritti televisivi di Serie A 2024/25 ha raggiunto quota un miliardo e quattrocento milioni, con ogni club che ha ricevuto tra i trenta e i cinquanta milioni in base al risultato finale in campionato. Napoli, sfruttando numerose giornate sold-out e soluzioni di hospitality di alto livello, ha raccolto circa venticinque milioni di ricavi dai botteghini, mentre le sponsorizzazioni straniere hanno generato un ulteriore gettito di dieci milioni per i quattro club di vertice.
Altri filoni – come i servizi premium offerti il giorno della partita, che hanno fatto registrare un aumento del 18% rispetto alla stagione precedente, plusvalenze nel merchandising per club di media taglia stimate attorno ai cinque milioni, e le collaborazioni su piattaforme digitali che hanno prodotto dieci milioni – dimostrano quanto oggi risulti strategico allargare le fonti di reddito oltre il campo. Il primo semestre 2025 ha poi fatto emergere un nuovo trend, quello dei diritti di streaming live, che ha già superato gli otto milioni di euro. In sintesi, questo mix di entrate ha consentito ai club italiani di alleggerire la pressione dei risultati sul bilancio, puntando a progetti infrastrutturali e alla crescita delle academy in ottica europea.
Le modifiche al formato della Champions League hanno confermato quattro posti per l’Italia. Il sistema Swiss Round ha aumentato opportunità e competizione interna. I criteri finanziari e il ranking di associazione hanno mantenuto saldo il posizionamento italiano. Sul fronte delle scommesse, i volumi sono cresciuti grazie a quote più imprevedibili. Per il futuro, investimenti nelle academy e controlli di bilancio rappresentano base per conservare e migliorare la presenza italiana. Il successo in campo e la stabilità finanziaria determineranno la capacità dei club di competere ai massimi livelli.